Negli ultimi anni, il bruxismo è emerso come un fenomeno dilagante capace di compromettere l’integrità delle varie strutture stomatognatiche (denti, muscoli masticatori, articolazioni temporomandibolari) ed il buon esito delle terapie odontoiatriche su denti naturali ed impianti.
Per questo motivo, c’è un crescente interesse all’approfondimento delle conoscenze sull’eziologia e la fisiopatologia del bruxismo, con lo scopo di definire le migliori strategie diagnostiche e terapeutiche possibili.
Il progresso della tecnologia degli smartphones ha recentemente aperto una nuova era delle valutazioni EMA, (Ecological Momentary Assessment o valutazione ecologica momentanea) facilitando così l’ideazione e l’esecuzione di ricerche in molti ambiti medici, tra i quali quello odontoiatrico, nel quale siamo gli assoluti precursori ed innovatori, introducendo per primi questo concetto nella letteratura sul bruxismo.
BruxAppResearch è nata proprio con questo intento ed è dedicata alla ricerca scientifica sul bruxismo sotto la direzione e supervisione del prof. Daniele Manfredini.
Differisce dalle altre versioni in quanto la raccolta dati è standardizzata con protocolli approvati dal comitato etico sulla ricerca scientifica; inoltre, l’algoritmo è modificabile da ogni ricercatore in base alla tipologia di raccolta dati che sta studiando.