La ricerca scientifica sul bruxismo
BruxAppResearch è uno strumento innovativo dedicato alla EMA recording smartphone-based del bruxismo della veglia, con potenzialità di ricerca straordinarie per quantità di dati raggiungibili.
A seguire si può leggere l’estratto di un articolo peer-reviewed medline-indexed del prof. Daniele Manfredini recentemente pubblicato su Journal Minerva stomatologia (2016)
“… una innovativa applicazione per smartphones (BruxApp), utile per lo studio del bruxismo.
Per il bruxismo della veglia, una diagnosi “definita” dovrebbe comprendere una registrazione elettromiografica (EMG) durante le ore di veglia o, in alternativa, basarsi sulla cosiddetta metodologia di valutazione ecologica del momento (EMA), che consente un report in tempo reale della condizione oggetto di studio (ad es., serramento mandibolare, contatto dentale, digrignamento).
Nonostante gli indubbi progressi per comprendere numerosi aspetti del bruxismo del sonno e la sua natura potenzialmente sfaccettata e variabile nel tempo,3 l’argomento del bruxismo della veglia è ancor oggi oggetto di numerosissime speculazioni. Esso è probabilmente correlato ad aspetti psico-sociali , ma il miglioramento delle conoscenze è limitato dalle difficoltà di ottenere una diagnosi definita in ambiente clinico. L’applicazione dei principi della EMA potrebbe aiutare a superare tali ostacoli.
Il concetto alla base delle varie strategie EMA proposte durante gli anni è che i soggetti possono registrare dati in riferimento alla variabile oggetto di studio (ad es., sintomi, sensazioni, comportamenti, sentimenti, percezioni) direttamente in tempo reale rispetto all’esperienza stessa. Il progresso della tecnologia degli smartphones ha recentemente aperto una nuova era delle valutazioni EMA, facilitando così il disegno e l’esecuzione di ricerche in molti ambiti medici.
Sulla base di queste premesse, è stata ideata un’applicazione (BruxAPP) dedicata alla EMA del bruxismo della veglia e dei sintomi potenzialmente associati, denominata BruxApp. L’utilizzatore riceve vari allarmi (alerts) ad una frequenza random durante il giorno, e deve rispondere in merito alla attuale presenza/assenza di otto possibili condizioni (Serramento dei denti; Contatto dentale; Tensione o contrazione muscolare; Digrignamento dei denti; Presenza di dolore di origine dentale; Indolenzimento dei denti; Dolore durante I movimenti mandibolari; Difficoltà ad aprire la bocca)….”
A tale proposito è nato il BruxApp Research Project che prevede progetti di ricerca nazionali e internazionali di vario livello, tutti diretti e coordinati dal Prof. Daniele Manfredini, uno dei maggiori esperti del settore (docente di Bruxismo e Disordini Temporomandibolari presso l’Università di Padova) che porterà avanti gli studi di ricerca, in collaborazione con altri esperti e colleghi da tutto il mondo.
Come di consueto per i progetti di ricerca di alto livello, i risultati degli studi saranno presentati a riviste internazionali (peer-reviewed medline-indexed) dal team di ricerca BruxApp, che comprende anche l’ideatore software Dr. Alessandro Bracci, l’analista programmatore Goran Djukic ed i vari coordinatori di ricerca riportati a seguire.
Il coordinatore scientifico e tutti i ricercatori, collaborano ai progetti di ricerca di BruxApp in modo gratuito, spinti solo dall’entusiasmo di partecipare ad importanti progetti di ricerca sul bruxismo apportando così nuove conoscenze all’Odontoiatria Moderna.
Attualmente i progetti di ricerca nazionali coinvolgono le università di Padova, Siena, Ferrara, Pavia, Napoli (Federico II) con la coordinazione scientifica del Prof. Daniele Manfredini.
L’international Multi-Center Research Project per lo studio della epidemiologia del bruxismo è stato ideato e coordinato dal Prof. Daniele Manfredini e si basa sulla cooperazione di stimati ricercatori internazionali, tutti esperti di fama, che si prendono cura della raccolta dei dati epidemiologici nei vari paesi di provenienza nell’ambito di un progetto world wide.
Oggi il progetto di ricerca di BruxApp può contare su di una piattaforma già operativa in lingua Inglese, Italiana, Portoghese, Spagnola, Francese, Brasiliana, Tedesca, Lituana, Polacca, Norvegese, Cinese, Ebraico, Giapponese, Arabo e Finlandese.